Legittime le sanzioni per scritture contabili tenute in modo irregolare

In secondo grado la società soccombe dinanzi alle obiezioni proposte dall’Agenzia delle Entrate

Legittime le sanzioni per scritture contabili tenute in modo irregolare

Legittime le sanzioni irrogate dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società per l’irregolare tenuta delle scritture contabili, l’omessa annotazione di fatture d’acquisto intracomunitarie nel relativo registro Iva vendite e le lacune nella compilazioni dei modelli Intrastat. Per i giudici tributari regionali ci si trova di fronte a violazioni sostanziali e non puramente formali, come catalogate invece dai giudici tributari provinciali. In particolare, in secondo grado vengono esclusi i due requisiti fondamentali che consentono di parlare di violazioni meramente formali, ossia la circostanza che l’infrazione non arrechi alcun pregiudizio alle azioni di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria e che, allo stesso tempo, essa non incida sulla determinazione della base imponibile e sul versamento del tributo. Secondo i giudici di secondo grado, difatti, in questa vicenda l’impossibilità di accertare la corrispondenza tra gli importi riportati nel registro dei corrispettivi e quelli risultanti dalle fatture può creare un pregiudizio all’esercizio di controllo, un pregiudizio suscettibile di incidere sulla determinazione della base imponibile e sul versamento del tributo.

(Sentenza 2944/2021 della Commissione tributaria regionale della Calabria)

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