Dichiarazione resa al ‘Pronto Soccorso’ dal soggetto danneggiato: sufficiente per la ricostruzione dell’incidente
Le dichiarazioni rilasciate dal soggetto danneggiato e riportate nel referto del ‘Pronto Soccorso’ hanno efficacia probatoria di confessione stragiudiziale rese ad un terzo

A fronte di un sinistro stradale, la dichiarazione resa, nei momenti concitati dell’accesso al ‘Pronto Soccorso’, da parte della persona danneggiata può legittimare la ricostruzione della dinamica dell’episodio. Questa la posizione assunta dai giudici (ordinanza numero 20879 del 26 luglio 2024 della Cassazione), i quali hanno perciò negato il risarcimento ad una persona, nonostante quest’ultima abbia sostenuto di essere rimasta vittima di un incidente con un veicolo poi datosi alla fuga e, quindi, rimasto non identificato. Decisivo il richiamo al principio secondo cui, in tema di giudizio di risarcimento del danno da sinistro stradale, le dichiarazioni rilasciate dal soggetto danneggiato e riportate nel referto del ‘Pronto Soccorso’ hanno efficacia probatoria di confessione stragiudiziale rese ad un terzo e sono, pertanto, liberamente valutabili dal giudice e idonee a fondare il convincimento in merito alla dinamica dell’incidente. Tornando alla vicenda oggetto del processo, i giudici ritengono non provata l’origine dello scontro con un – presunto – veicolo rimasto non identificato, e ciò soprattutto avuto riguardo alle versioni contraddittorie rese dal soggetto danneggiato, ossia quelle rilasciate al momento dell’accesso al ‘Pronto Soccorso’ (allorquando disse di aver perso il controllo dell’auto), quindi la denuncia (in cui parlò di tamponamento) e, infine, con l’atto di citazione introduttivo del giudizio civile (in cui indicò la causa nell’urto tra la fiancata destra del veicolo non identificato in fase di sorpasso in curva e il passaruota posteriore sinistro della sua auto). In aggiunta, poi, vi è la mancanza di riscontri oggettivi a conferma della tesi del tamponamento. Per questo, la ricostruzione più credibile dell’incidente, poiché di poco successiva ai fatti e certamente più genuina, è quella fornita dal soggetto danneggiato al medico del ‘Pronto Soccorso’, e peraltro avvalorata dai Carabinieri intervenuti sul posto, i quali hanno ipotizzato una perdita di controllo della vettura e ciò a causa del manto stradale bagnato dalla pioggia.